Dancescapes Academy



Dancescapes Academy è un contesto di riflessione critica sui complessi rapporti tra arti performative e spazio pubblico, tra danza e paesaggio. Attraverso il coinvolgimento e la partecipazione di operatori culturali, artisti, ricercatori ed esperti di rilievo nazionale e internazionale, si intende creare un’occasione di studio, discussione e condivisione di esperienze intorno alle pratiche artistiche nel loro dispiegarsi nello spazio pubblico e nel paesaggio, attraverso testimonianze, analisi, dibattiti, workshop e seminari. Gli incontri del 2022, tutti a ingresso gratuito, si svolgono al margine del Festival Danza Urbana (settembre 22) e nel mese di dicembre 22.

CALENDARIO ATTIVITA’

APPUNTAMENTI DICEMBRE 2022

martedì 13 dicembre 2022
alle ore 19:00
FluArt – Centro d’Arte Urbana – Via Montegrappa 7/B Bologna

La cultura dello spazio pubblico
Dialogo tra Luisa Bravo e Maria Paola Zedda

L’incontro tra due curatrici, Maria Paola Zedda e Luisa Bravo, provenienti da approcci e ambiti disciplinari differenti, vuole offrire un confronto sullo spazio pubblico oggi e sulla sua dimensione culturale e politica, a partire dalle esperienze sviluppate dalle loro progettualità in questi anni fra arte e ricerca.


Luisa Bravo è fondatrice e presidentessa di City Space Architecture, associazione culturale senza scopo di lucro con sede a Bologna, che promuove la cultura dello spazio pubblico a scala globale. Ricercatrice e docente universitaria, in Italia e all’estero, nel 2015 ha fondato la prima rivista accademica, interdisciplinare e ad accesso aperto interamente dedicata allo spazio pubblico, The Journal of Public Space, in cooperazione con UN-Habitat, il programma delle Nazioni Unite sugli Insediamenti Umani, di cui è direttrice scientifica. Il primo numero della rivista è stato presentato ad Habitat III, la conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo urbano sostenibile, tenutasi a Quito (2016), nel corso della quale è stata adottata la Nuova Agenda Urbana. Fonda e dirige il Museo dello Spazio Pubblico a Bologna, un luogo transdisciplinare, inclusivo e plurale che sperimenta metodologie all’intersezione tra arte, architettura e tecnologia con l’obiettivo di indagare la complessità della cultura dello spazio pubblico.

Maria Paola Zedda, curatrice ed esperta di arti performative e visive, rivolge la sua ricerca ai linguaggi di confine tra arte contemporanea, danza, performance e cinema. Dal 2011 cura e dirige diversi festival e manifestazioni legate ai linguaggi del contemporaneo, collaborando con prestigiose istituzioni culturali; fra questi: nel 2015 dirige il programma artistico di Cagliari Capitale Italiana della Cultura e il programma di arte pubblica Space is the Place; nel 2018 cura presso la Triennale di Milano e Palazzo Litta la mostra MAPPE – Sguardi sui confini; attualmente dirige e cura il progetto Le Alleanze dei Corpi, che si propone come un invito all’attraversamento e alla riflessione sulla cura come bene comune, corpi e performatività nello spazio pubblico, pratiche artistiche, rituali collettivi e danze.


venerdì 16 dicembre 2022
alle ore 15:00
Auditorium del DAMSLab
(Piazzetta P. P. Pasolini, 5/b)
conferenzaDanza, comunità e spazio pubblico


La tavola rotonda Danza, comunità e spazio pubblico vuole essere un’occasione di confronto tra diversi approcci metodologici e disciplinari di osservazione e analisi delle pratiche partecipatve nello spazio pubblico, che attraverso la danza – e più in generale le arti performative – attivano forme di coinvolgimento delle comunità più fragili. L’incontro è anche la prima uscita pubblica del comitato
scientifico del progetto BOD/Y-Z Bologna Dance Y&Z generations, dedicato al coinvolgimento di cinquecento giovani in processi creativi nello spazio pubblico.
L’iniziativa è parte di Dancescapes, Azione di promozione della danza/ricambio generazionale, promosso da Danza Urbana ETS, con il contributo del MiC – Ministero della Cultura e della Regione Emilia-Romagna. È realizzato in collaborazione con il progetto BOD/Y-Z Bologna Dance Y & Z generations, promosso da Danza Urbana ETS insieme a Attitudes_Spazio alle Arti, Altre Velocità, Formati Sensibili e Micce per il programma PON METRO 2014-2020, REACT-EU FSE, CLP BO7.1.1G.1, CUP F34H22001280006 – “La città che danza” del Comune di Bologna.
Saluti istituzionali: Elena Di Gioia – Delegata del Sindaco alla Cultura di Bologna e Città Metropolitana
Relatori: Alessandro Pontremoli, Roberta Paltrinieri, Rossella Mazzaglia, Federica Zanetti, Fabio Acca, Rita Maria Fabris
Interventi di: Alessandro Carboni, Leonardo Delogu, Agnese Doria, Alex Giuzio, Viviana Gravano, Francesca Penzo
Moderatore: Lorenzo Donati
A cura di Massimo Carosi, Rossella Mazzaglia
La tavola rotonda sarà fruibile online alla pagina
https://www.facebook.com/damslab.lasoffitta
L’iniziativa è patrocinata dal Dipartimento delle Arti – Università di Bologna e dal Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione e dal DAMS – Università di Torino ed è parte di Dancescapes, Azione di promozione della danza/ricambio generazionale, promosso da Danza Urbana ETS, con il contributo del MiC – Ministero della Cultura e della Regione Emilia-Romagna. È realizzato in collaborazione con il progetto BOD/Y-Z Bologna Dance Y & Z generations, promosso da Danza Urbana ETS insieme a Attitudes_Spazio alle Arti, Altre Velocità, Formati Sensibili e Micce per il programma PON METRO 2014-2020, REACT-EU FSE, CLP BO7.1.1G.1, CUP F34H22001280006 – “La città che danza” del Comune di Bologna.
Scarica QUI  PDF dell’iniziativa


APPUNTAMENTI NELL’AMBITO DELLA 26° Edizione di Danza Urbana – Festival Internazionale di Danza nei paesaggi urbani 7 – 11 settembre 2022

Mercoledì 7 settembre
ore 21.00
DumBO / Spazio Bianco (via Camillo Casarini, 19)
DIALOGHI
AFROFUTURISMO E DECOLONIZZAZIONE DELLA CULTURA
con Viviana Gravano, Luca Brinchi, Karima DueG e Irene Russolillo

La storica dell’arte contemporanea e curatrice Viviana Gravano dialoga con l’artista visivo e regista Luca Brinchi, la cantante e beatmaker Karima DueG e la coreografa e danzatrice Irene Russolillo sull’Afrofuturismo e le sue estetiche, che hanno ispirato la creazione If there is no sun, per affrontare, poi, la questione della decolonizzazione culturale come approccio ai processi creativi e alla co-creazione.
L’incontro aprirà una riflessione condivisa tra i/le partecipanti e il pubblico, rispetto all’idea di un futuro distopico in grado di rileggere il passato coloniale in un’ottica attuale, guardando alle pratiche artistiche decoloniali come azioni estetiche e politiche.

Giovedì 8 settembre
ore 15.00
Biblioteca Salaborsa / Auditorium Enzo Biagi
(Piazza del Nettuno, 3)
TESTIMONIANZE
CRISOL AFRICA – Comunità
Incontro con Luca Brinchi, Antoine Danfa, Irene Russolillo, Mapate Sakho e Ilyes Triki

Attraverso le testimonianze degli artisti protagonisti del progetto CRISOL Africa, e i materiali video da loro realizzati, l’incontro ripercorre l’esperienza di ricerca coreografica e di co-creazione attorno al concetto di comunità e alle sue declinazioni in contesti geograficamente, politicamente e culturalmente differenti, che ha contribuito alla realizzazione dello spettacolo If there is no sun. Il percorso, avviato nel giugno 2020, a distanza a causa della pandemia, ha visto collaborare il videoartista e regista Luca Brinchi e la danzatrice e coreografa Irene Russolillo con i giovani artisti senegalesi Mapate Sakho e Antoine Danfa e il tunisino Ilyes Triki, affiancati dai tutor Massimo Carosi – Danza Urbana, Luca Ricci – Kilowatt, Giuseppe Muscarello – Muxarte, Andrés Morte -Fabbrica Europa e Jean Tamba – Cie 5e Dimension.

CRISOL Africa, coordinato da Danza Urbana, si inserisce nel più ampio progetto CRISOL – creative processes, progetto di internazionalizzazione dei processi creativi finanziato nell’ambito del programma Boarding Pass Plus 2019 promosso dal MiBACT Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, coordinato da FFE – Fondazione Fabbrica Europa e promosso da 7 strutture italiane e da 14 partner stranieri.

Venerdì 9 settembre
ore 15.00
Palazzo D’Accursio / Sala Tassinari
(Piazza Maggiore, 6)
PROIEZIONI VIDEO
ÀMINA
Proiezione delle opere di Alessandro Carboni e Maurizio Saiu.
Presenta Fabio Acca, co-curatore del progetto

“Àmina” in lingua sarda significa “Anima”. Una parola che suggerisce immediatamente qualcosa di profondo e autentico, ma allo stesso tempo, nella sua dinamica palindroma, invita a muoversi tra le sue lettere, a “danzare alla rovescia”, per coglierne il senso. Il progetto ÀMINA percorre proprio questa suggestione. Da un lato indaga alcune forme ancestrali e identitarie di una terra come la Sardegna, la sua “anima”, appunto. Dall’altro ribalta sul presente questa ricerca, per rigenerare le stesse forme in una chiave contemporanea, restituendone così una percezione che ne testimonia l’universalità.
Il progetto ha coinvolto tre artisti nati e cresciuti in Sardegna – Alessandro Carboni, Cristian Chironi, Maurizio Saiu – accomunati da una produzione nella quale convivono tracce della propria cultura originaria e accelerazioni contemporanee dettate dal costante confronto con un contesto internazionale. Il percorso si è articolato in tre tappe tra il 2019 e il 2021: la prima (l’origine), in Sardegna, come progettazione di un’azione connessa alla produzione degli artisti e a forme della tradizione culturale isolana: il tessere per Carboni, l’abitare per Chironi, il cantare per Saiu. La seconda (il viaggio), a New York, come residenza di ricerca mirata allo studio e alla sperimentazione dell’azione in rapporto alla cultura del contemporaneo. La terza (il ritorno), nuovamente in Sardegna, come restituzione nella forma di un intervento artistico nel paesaggio.
Le creazioni Contèx-ere di Alessandro Carboni e C’è ancora un filo di luce nel mio cielo di Maurizio Saiu, qui presentate da Fabio Acca, co-curatore del progetto, sono la sintesi filmica di questa ultima tappa.
ÀMINA è un progetto ideato e diretto da Valeria Orani / 369 gradi, finanziato con i fondi della Programmazione Unitaria 2014 – 2020 – strategia 2 “creare opportunità di lavoro favorendo la competitività delle imprese” – programma d’intervento: 3 – competitività delle imprese – PO FESR 2014-2020

Sabato 10 settembre
ore 11.00
Palazzo D’Accursio / Sala Tassinari
(Piazza Maggiore, 6)
TESTIMONIANZE
BODYSCAPE – PERCORSI DI RICERCA COREOGRAFICA NEL PAESAGGIO
Incontro con Elisa Sbaragli e Lorenzo Morandini.
Modera Emanuele Regi

Lo studioso Emanuele Regi ci accompagna ad osservare i percorsi di ricerca coreografica intorno al paesaggio sviluppati da due giovani artisti, vincitori del bando Bodyscape 2021, attraverso la loro diretta testimonianza e delle brevi video-clip che raccontano alcune tappe dei loro percorsi. Lorenzo Morandini con La Möa, indagine coreografica lungo i corsi d’acqua, si è confrontato con differenti contesti, dal ruscello alpino, ai canali di irrigazione nella pianura padana, fino al grande fiume Ebro a Saragozza.
Elisa Sbaragli, con il musicista Edoardo Sansonne/Kawabate e il tecnico intermediale Fabio Brusadin, ha indagato la relazione tra Uomo e Natura attraverso i luoghi residuali e gli spazi abbandonati delle città, da Forte Marghera al Lungo Canale Navile di Bologna, fino agli spazi esterni dell’ area Digital Mile di Saragozza con il progetto di ricerca multidisciplinare Sull’irrequietezza del divenire.
Bodyscape è un’azione volta a offrire uno spazio e un tempo di lavoro immersivo nei processi creativi attraverso delle borse di ricerca coreografica e delle residenze artistiche accompagnate da azioni di tutoring, mentoring e con momenti di apertura del processo creativo, inserito nell’ambito del progetto Dancescapes

Per maggiori informazioni visita ➤ DANZA URBANA FESTIVAL