MEDITERRANEO, LA DANZA NEI LUOGHI PUBBLICI COME RESISTENZA POLITICA


giovedì 06 Settembre


MAMbo
Museo d’Arte Moderna di Bologna


h.16.30

giovedì 06 Settembre h.16.30

MAMbo
Museo d’Arte Moderna di Bologna


Talk

MEDITERRANEO, LA DANZA NEI LUOGHI PUBBLICI COME RESISTENZA POLITICA

MEDITERRANEO, LA DANZA NEI LUOGHI PUBBLICI COME RESISTENZA POLITICA


Incontro con artisti del Focus YMAMEC ospiti al Festival: Mithkal Alzghair, Seifeddine Manai, Radouan Mriziga, Sina Saberi
Coordinato da: Linda Chiaramonte e Catherine Cornet

Il Mediterraneo è un’area del mondo che in questi decenni è stata protagonista di importanti
movimenti politici, religiosi, sociali, conflitti, migrazioni e crisi economiche. Fenomeni che,
come onde, hanno attraversato il mare da una sponda all’altra, impattando in modo differente su
ciascun paese.
Come interviene la danza in questi contesti sociali e politici?
Perché la danza, fra le arti, è tra quelle che più di tutte è diventata anche una forma di
resistenza civile?
Quale relazione esiste tra democrazia, corpo e spazio pubblico?
Le giornaliste Linda Chiaramonte de “Il Manifesto” e Catherine Cornet di “Internazionale”
dialogano su questi temi con gli artisti del Focus Young Mediterranean and Middle East
Choreographers Mitkhal Alzghair, Seifeddine Manai, Radouan Mriziga, Sina Saberi, a partire dalle
loro biografie e percorsi artistici.

Linda Chiaramonte è una giornalista freelance, collabora con “Il Manifesto”, “Left”,
“PeaceReporter”, “Il Mucchio”. Si occupa prevalentemente di temi sociali, diritti umani, diritti
civili e cultura.Numerosi sono anche i suoi interventi come cronista nel campo del fumetto, con particolare interesse per quello a sfondo politico e/o storico.

Catherine Cornet è una giornalista e ricercatrice francese, specializzata in cultura e politica del Medio Oriente. Nei suoi progetti di ricerca all’università di Roma Tor Vergata e all’École des hautes études en sciences sociales di Parigi ha studiato il ruolo delle fondazioni private nella rinascita culturale del mondo arabo dopo l’11 settembre. Collabora con Internazionale e con numerose testate giornalistiche e televisive francesi.