Metis
mercoledì 06 Settembre
DumBO Officina FIU
Via Camillo Casarini 19
h.21.00
mercoledì 06 Settembre h.21.00
DumBO Officina FIU
Via Camillo Casarini 19
Metis
prima nazionale
durata 30 minuti circa
INGRESSO GRATUITO
Metis è un’azione coreografica e sonora. Il progetto indaga tematiche legate alla geografia di genere, settore di studi che si domanda, tra le altre cose, come i corpi di donne e persone non binarie vivono e si relazionano allo spazio urbano.
La Métis (μέτις), in greco antico letteralmente “consiglio, astuzia”, è una strategia di relazione con le altre persone. Consiste nel “mettersi nei panni dell’altra” adottando per un momento la visione del mondo altrui in modo tale da immaginare “ciò che lei vede e che a me sfugge”.
Il processo di composizione della performance si relaziona con l’area urbana Scalo-Malvasia raccogliendo testimonianze di donne e persone non binarie che abitano o attraversano questa parte della città.
Questi incontri generano ed alimentano domande che vanno a nutrire la sensibilità, l’immaginario e l’urgenza che muove questa performance.
“Domande da donne” citando la studiosa e ricercatrice Leslie Kern, scaturite da necessità e desideri, tasselli che creano nuove impalcature, geometrie e visioni per abitare la città che vorremmo.
I corpi delle performer si muovono agiti da un paesaggio sonoro composto dal reticolato eterogeneo di storie, rumori, domande, letture e suoni attivando azioni, danze ed atmosfere che aprano verso una visione alternativa e stimolino alla creazione di nuovi mondi urbani.
La Métis (μέτις), in greco antico letteralmente “consiglio, astuzia”, è una strategia di relazione con le altre persone. Consiste nel “mettersi nei panni dell’altra” adottando per un momento la visione del mondo altrui in modo tale da immaginare “ciò che lei vede e che a me sfugge”.
Il processo di composizione della performance si relaziona con l’area urbana Scalo-Malvasia raccogliendo testimonianze di donne e persone non binarie che abitano o attraversano questa parte della città.
Questi incontri generano ed alimentano domande che vanno a nutrire la sensibilità, l’immaginario e l’urgenza che muove questa performance.
“Domande da donne” citando la studiosa e ricercatrice Leslie Kern, scaturite da necessità e desideri, tasselli che creano nuove impalcature, geometrie e visioni per abitare la città che vorremmo.
I corpi delle performer si muovono agiti da un paesaggio sonoro composto dal reticolato eterogeneo di storie, rumori, domande, letture e suoni attivando azioni, danze ed atmosfere che aprano verso una visione alternativa e stimolino alla creazione di nuovi mondi urbani.
Francesca Penzo e Mariagiulia Serantoni
Francesca Penzo e Mariagiulia Serantoni coreografe e performer
- creazione e performance
- Francesca Penzo e Mariagiulia Serantoni
- composizione sonora
- Andrea Parolin
- un progetto
- MICCE
- Con il contributo di
- Comune di Bologna
- in dialogo con
- Fondazione e Innovazione Urbana, Piazza Grande, Biblioteca <Borges, Collettivo Verso, Centro Sociale TPO