55
55 è la prima creazione del coreografo e ballerino marocchino Radouan Mriziga; rappresenta la prima parte di una trilogia prodotta dal Moussem Nomadic Arts Center, in cui viene esaminato il rapporto tra danza e architettura. La performance vede l’uomo interprete di un atto di equilibrio tra mente, corpo e spirito. Nel solo il danzautore gioca con la prospettiva generando aspettative nello spettatore. Si pone alcuni obiettivi spazio-temporali: portandoli fuori, crea delle “forme”, si espone alla complessità così come è complesso lo scambio di informazioni tra il performer e gli spettatori, che possono aiutare o confondere, a seconda della situazione. Nel lavoro, la danza diventa così un linguaggio ibrido e personalissimo, fatto di sensualità e di sentimento. 55 sono i minuti di questo spettacolo ”architettonico” durante i quali la narrazione si insinua tra le forme e i volumi che si aprono, nell’articolarsi dinamico del dialogo tra corpo e spazio. Affascinato dal gesto atavico dell’artigiano, in cui il movimento serve per produrre, Mriziga usa il suo corpo come strumento per creare movimento.
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Radouan Mriziga
- Coreografia e performance
- Radouan Mriziga
- Assistente
- Alina Bilokon
- Ringraziamenti
- Moussem team, Alina Bilokon, Youness Khoukhou, Bart Meuleman, Steven De Belder
- Produzione
- Moussem Nomadic Arts Centre (Brussels-Belgio) co-produzione: C-mine (Genk – BE), WP Zimmer (Antwerp – B) in collaborazione con Cultuurcentrum Berchem (Berchem – B), Pianofabriek (Saint-Gilles – B), O Espaço do Tempo (Montemor-o-Novo – Portogallo), STUK – House for Dance, Image and Sound (Leuven–B)
- Foto di
- Beniamo Boar, Radouan Mriziga