Quando ci guardiamo, dimentico se sono io che ti guardo o chi guardi tu.
L'idea che abbiamo di noi stessi non è quella di un organismo di cellule viventi, ma qualcos'altro. Siamo una costruzione mentale (o psicologico) di concetti astratti che si traducono in ciò che chiamiamo il Sé, o Ego. Un Ego che si osserva, si riflette e si materializza nello sguardo dell'altro. Uno sguardo esterno che fa di noi uno specchio ed è fondamentale per evolversi nel vita, ma che in squilibrio con il nostro stesso ascolto interiore si traduce in un'evoluzione squilibrata, deformata e fragile. Guardarsi dentro ci lascia in un vuoto di ascolto, senza distrazioni e in armonia. È nel giusto equilibrio di attenzione verso ciò che viene da fuori e ci indica ciò che esiste in noi; e ascoltarsi senza distrazioni esterne, dove è assicurata una conoscenza completa di noi come Essere nella sua interezza.

Fabian Tomé

spettacolo presentato nell’ambito di Masdanza Platform in collaborazione con il Certamen Coreografico - MASDANZA