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The Game We Play

Titolo:

Descrizione:

The Game We Play

Foto Giacomo Gandossi

Foto Giacomo Gandossi

Foto Giacomo Gandossi

Tre corpi, tre perfomer, tre giocatori si muovono, sfidandosi e affidandosi a un gioco le cui regole cambiano ogni volta; il sistema si altera, i paesaggi mutano, le sfide variano aprendo
universi simili ma diverssisimi nei quali i corpi oscillanno, come trottole, in una Danza della Flessibilità.
The Game We Play indaga la tematica del Gioco, concentrandosi sul sistema di Mosca Cieca e ne mette in mostra le dinamiche coreografiche, spaziali e di relazione. Il Gioco è qui motore
del movimento, delle danze e paradigma di realtà. Nel gioco, come nella vita, si agisce e interagisce in uno spazio/tempo/sistema definito da regole per scopi e obiettivi variabili; un
sistema a volte voluto, altre volte subìto. La Scelta sul come stare al gioco, di seguire una regola, o di infrangerla, pone il giocatore in un continuo moto oscillatorio tra decisione e
azione.
Giocando ci si dà la possibilità di creare continue alternative al gioco in sé, al sistema in atto e al nostro modo di muoverci in esso.

Note di regia

The Game We Play è una ricerca sul Gioco come pratica, la porto avanti da molto tempo e nelle varie occasioni di sperimentazioni (residenze con i danzatori e laboratori con la cittadinanza in Italia e in Germania) ho avuto modo di sperimentare con vari giochi d'infanzia: mosca cieca, nascondino, rubabandiera, girotondo...ecc...
Ognuno di questi giochi è un sistema di regole che crea precise composizioni spaziali, dinamiche di movimento e relazione. L'intenzione che porto avanti in TGWP è quella di alterare
tali regole, modifcarle, anche di pochissimo e vedere cosa succede...
Questo lavoro, pressocchè infinito, ha dato e sta dando origine a tanti spunti di riflessione e ad azioni e interventi performativi diversi. Ciò che mi interessa del Gioco come spazio di sperimentazione è la postura del giocatore rispetto alla Scelta di seguire o meno una determinata regola. Infrangere un meccanismo, un patto condiviso all'interno della micro società di giocatori, può avere conseguenze inattese decisive, strabilianti o nulle. Siamo libere/i di scegliere come muoverci nello spazio condiviso del quotidiano? Che conseguenze hanno le nostre scelte? A quali regole scelgo di abbandonarmi?
Penso che domande come questa assumano una rilevanza tutta nuova dopo ciò che abbiamo condiviso a livello globale. TGWP permette di sperimentare temi di una certa serietà all'interno di uno spazio di leggerezza, o viceversa di trovare leggerezza speculando sulla serietà.
Di tutti i giochi ci siamo concentrati su Mosca Cieca, che tra tanti, è quello che pone il corpo in uno stato di oscillazione maggiore e scatena all'interno dello stato emotivo del giocatore uno
scompenso importante tra paura e divertimento. In questo gioco, l'Ilinx, il senso di vertigine di cui parla Roger Callois nel suo Homo Ludens è concreto e percepibile. A Mosca Cieca giocano infatti anche le scimmie per darsi vertigini e ubriachezza e ci giocavano in Inghilterra in epoca Vittoriana, quando quasi tutto era proibito, per trovare una scusa per toccarsi...

Flavia Zaganelli

https://www.facebook.com/flo.zagan



Flavia Zaganelli

Flavia è dance maker e performer e vive tra l'Italia e Berlino. Si forma in danza contemporanea con coreografi e artisti internazionali, focalizzandosi nell'ultimo periodo sul lavoro di Cristina Kristal Rizzo.
Scheda Artista Completa

concept
Flavia Zaganelli
performance e processo creativo
Sara Paternesi, Antonio Savoia, Flavia Zaganelli
progetto supportato in residenza e ospitando workshop di ricerca d
PARC/Fabbrica Europa (Firenze, IT), Tanzfabrik Berlin (Berlin, DE) Le Murate Progetti Arte Contemporanea/Murate Art District (Firenze, IT), Spazio Samà e Paleotto11 (Bologna, IT), Altes Finanzamt Queer-Feminist Collective (Berlin, DE)
durata
20 min.